Nel corso di questa doppia intervista la figura del padre di Dario e Marcel è l’argomento principale. I due fratelli ne illustrano il percorso migratorio, i lavori in Germania, in Trentino e in Francia. Si soffermano quindi sul suo lavoro in miniera, anche se confessano che il padre non ha mai parlato veramente di questa esperienza. Descrivono le difficili condizioni economiche in cui la famiglia Simeoni è costretta a vivere per un lungo periodo, almeno fino a quando Dario e Marcel terminano i rispettivi studi e si costruiscono una vita in Francia. Fino a questo momento a scuola vengono conferiti loro nomignoli dispregiativi in quanto di origine italiana, vivono in quattro in una stanza e la paga del padre non è alta. Ragionano sulla condizione dell’emigrato, sottolineando l’esperienza del padre; illustrano il rapporto col Trentino e con la Chiesa e le conseguenze della chiusura delle miniere che ha provocato molte pensioni anticipate. Infine accennano ai morti e agli incidenti nelle miniere e esprimono la loro speranza nei confronti dei figli: vivere meglio rispetto a come hanno vissuto loro.