Vincenzo arriva in Cile con i genitori nel 1952, è un neonato. Con la famiglia in seguito si sposta in Brasile. Ricorda una vita molto dura ed estremamente povera. Quando la famiglia decide di rientrare in Trentino, nel 1964 Vincenzo è ancora un bambino. Ricorda la difficoltà nell’esprimersi in italiano e la diffidenza degli altri bambini. Nel corso della sua vita trascorrerà spesso periodi di lavoro all’estero, sia per motivi economici che per una sorta di spirito di avventura. Si trasferirà prima in Svizzera, poi in Nigeria e nel 1978 in Iran, Paese da cui deve scappare a causa della rivoluzione islamica. Tornato definitivamente in Trentino lavora in una cava di porfido.