Il racconto di Mario è incentrato sulla storia del Club trentino di New York. Mario fu uno dei fondatori e promotori del Club nel 1963. Mario spiega che, nonostante esistessero già e si frequentassero i club italiani, le identità regionali erano talmente forti e caratterizzanti da creare contrasti tra i membri dello stesso club. Per questo motivo ci fu la necessità di avere un club trentino che fosse un luogo di ritrovo dedicato ai trentini e alle loro famiglie. In seguito Mario ricorda gli sforzi fatti per costituire il club, la raccolta fondi per affittare e poi comprare la sede, e descrive le attività promosse: i giochi e i balli.