Eleonora parla dei genitori, entrambi originari di Cloz in Val di Non, emigrati per cercare lavoro nei primi anni Venti. Racconta poi di essere ritornata in Italia con la madre e il fratello, ricorda la vita a Cloz, le scuole commerciali e il successivo ritorno in America. In seguito accenna alla limitata corrispondenza con il padre durante la guerra e al suo matrimonio con un trentino. Descrive poi il suo lavoro in diverse fabbriche e racconta le vicende degli emigrati italiani della generazione dei suoi genitori prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Confessa infine di aver provato a tramandare il dialetto noneso a figli e nipoti senza risultati, ciononostante sono tutti molto legati all’Italia tanto che, in seguito a un viaggio in Trentino, hanno manifestato il desiderio di tornarvi, impegnandosi anche a studiare l’italiano.