Roger racconta che i nonni, dopo essere emigrati negli Stati Uniti d’America, ritornarono in Italia per circa un decennio, durante il quale suo padre ha potuto imparare l’italiano e il dialetto. A seguito della morte del nonno, la famiglia è ritornata negli Stati Uniti d’America. Roger parla quindi della fattoria della nonna e dei suoi continui trasferimenti a causa del lavoro del padre, un ingegnere elettrico. Una volta adulto, Roger stesso si trasferisce spesso in diverse città statunitensi, come New York, Dallas e infine San Francisco, dove lavora come cardiochirurgo dal 1972. Roger conclude l’intervista dicendo di non avere più parenti in Italia, ciononostante sente di avere ancora un legame con il Trentino, per questo ha deciso di frequentare il Club trentino di San Francisco.