Nel 1965 emigra in Canada e si stabilisce a Toronto dove lavora alla costruzione delle autostrade, della metropolitana, delle fognature e nell’edilizia. Paolo si dedica intensamente al lavoro e trascorre il tempo libero in compagnia dei parenti e degli altri immigrati trentini. La comunità di cui Paolo fa parte tende ad essere autoreferenziale e ad aprirsi poco alle altre nazionalità. Paolo ad esempio quasi non impara l’inglese nonostante rimanga in Canada per sette anni. Al termine di questo periodo rientra in Trentino in seguito alle insistenze del padre che lo richiama a casa.