Marcello Giovanazzi dal 1947 al 1952 lavora in una cava a Sant’Ilario nei pressi di Rovereto. Nel 1952 assieme ai genitori emigra verso il Cile. L’arrivo nella colonia agricola di San Ramon si rivela drammatico: la terra è di scarsa qualità, la casa non è finita e le condizioni igieniche sono precarie. Il malcontento dilaga fra i coloni che si sentono raggirati. Marcello riesce ad acquistare un trattore con cui lavora sia la terra della sua famiglia che quella di altri coloni. Nel 1966 decide di lasciare la campagna ed avvia una macelleria e poi una rosticceria. In Cile Marcello si sposa e qui nascono i suoi tre figli. Compie diversi viaggi in Trentino ma non vi torna mai stabilmente.