Luigino e Silvia descrivono le loro famiglie di origine e la loro vita in Trentino. I Baldo sono mezzadri mentre Silvia lavora come domestica a Trento. Entrambe le famiglie lasciano il Trentino nel 1952 attirati dalle promesse fatte dagli organizzatori dell’emigrazione in Cile. Il primo impatto con la nuova realtà è opposto: Silvia, alla vista della campagna di Peñuelas vorrebbe tornare in Italia mentre Luigino è soddisfatto sia della casa che della terra. Luigino accenna ai due anni trascorsi a Santiago al termine dei quali decide di ritornare a San Ramon dove coltiva 30 ettari di terreno. L’atmosfera nelle colonie a metà degli anni Cinquanta era di diffuso malcontento secondo Luigino a causa delle parcelle piccole e poco produttive. A suoi avviso inoltre era stato fatto l’errore da parte degli organizzatori dei movimenti migratori di assegnare della terra da coltivare anche a chi non aveva nessuna esperienza nel settore.