Aimone Zoffoli è vice console italiano a La Serena dal 1969. Giunto in Cile nel 1951 assiste all’arrivo dei due contingenti di migranti dal Trentino fra il 1952 e il 1953. I primi gruppi di immigrati vengono accolti dal fratello di Aimone, Fernando Zoffoli. Egli aveva contatti con l’Istituto di Credito per il Lavoro italiano all’Estero (Icle), con la Compagnia italo-cilena di colonizzazione agricola (Cital) e con la Caja de Colonizacion. Si assunse dunque l’incarico di supportare i nuovi arrivati. Aimone può osservare come sono organizzate le colonie agricole trentine di Peñuelas e di San Ramon. Rileva sostanziali differenze fra il primo gruppo di immigrati (1951) e il secondo (1952). Il primo caso riguarda una migrazione controllata e riservata a persone qualificate per lavorare la terra mentre il secondo gruppo era composto anche da persone senza esperienza agricola. Aimone ritiene inoltre che l’assistenza da parte delle istituzioni trentine agli emigrati sia stata insufficiente. Riconosce invece l’importanza dell’intervento dell’associazione Trentini nel Mondo nel facilitare il rientro in Trentino di chi lo desiderasse.