Dopo aver accennato al suo arrivo in America in compagnia del fratello, William racconta la sua infanzia trascorsa in Trentino e la sua passione per lo sci. In seguito si sofferma sull’esperienza migratoria del padre, che morì quando William aveva appena cinque anni, e sulla sua decisione di partire per gli Stati Uniti. Giunto a New York, nonostante le prime difficoltà con la lingua, William trova lavoro nell’edilizia pesante e in questo settore farà carriera fino a diventare capocantiere. Concluso il racconto, riflette sulla vita e sulla società statunitense, accenna al suo personale rapporto con la metropoli e con la montagna, e infine al Club trentino. Successivamente confronta i lavori svolti dalla prima generazione di emigrati trentini con quelli dei loro figli.