Olga e Giovanni raccontano la loro esperienza migratoria in Cile. Olga si sofferma sulla motivazione che ha spinto i suoi genitori a lasciare il Trentino: la paura di una nuova guerra in Europa. Giovanni descrive invece il suo lavoro come tornitore prima dell’emigrazione. Olga ricorda l’impatto duro con la nuova realtà. Descrive i primi mesi passati a La Antenna e a San Ramon. Parla poi della casa e della qualità della terra ricevuta: il problema principale della parcella consiste nelle dimensioni troppo piccole. Analizza l’atmosfera di malcontento fra i coloni trentini di San Ramon e la loro mancanza di organizzazione e solidarietà. Illustra il proprio rapporto con la lingua spagnola e accenna al suo matrimonio nel 1959. In chiusura ricostruisce il percorso formativo e professionale dei suoi fratelli e dei suoi tre figli.