Angelo racconta l’emigrazione della sua famiglia in Cile. Descrive i rapporti dei coloni con la Compagnia italo-cilena di colonizzazione agricola e l’abitazione che ha occupato assieme alla famiglia dal 1953 al 1989. Dei 52 ettari a loro assegnati solo una quindicina erano produttivi e potevano fornire frumento, mais, patate e fagioli. Alla morte del padre, uno dei fratelli di Angelo decide di vendere l’intera parcella con conseguenze sulla vita di tutti i fratelli (e sui loro rapporti). La storia della famiglia contempla anche momenti dolorosi come la morte di una sorella nel 1961 e del fratello minore nel 1971. Angelo si sofferma anche sui rapporti fra immigrati Trentini e Abruzzesi e fra Trentini e Tedeschi (Angelo li giudica estremamente riservati e severi). Chiude l’intervista parlando della moglie e dei quattro figli.