Nel 1952 la famiglia Campestrin decide di emigrare in Cile attirata dalle promesse di ricevere della buona terra da coltivare. Invece a causa della qualità della campagna si trova ad affrontare un percorso migratorio interno al Cile alternando diversi tipi di attività. Pietro in seguito sposa una donna cilena con la quale avrà tre figli. Nel 1973 torna a stabilirsi in Trentino a causa della situazione politica del Cile. Il reinserimento nella società di origine non è facile.