Gemma racconta l’incontro col marito e parla della scelta di partire e della speranza di migliorare le proprie condizioni dato che in Trentino viveva in miseria. Dopo le difficoltà iniziali con la lingua, spiega di essere riuscita ad adattarsi e di aver imparato l’inglese anche grazie ai figli. Gemma racconta di aver sempre vissuto a Ouray, dove il marito era fabbro in miniera, mentre lei si occupava della famiglia e faceva le pulizie in un motel per arrotondare. Dopo aver accennato alla comunità trentina e ai rapporti fra trentini e italiani, Gemma parla dei suoi tre figli: uno è morto giovane in miniera, la figlia è insegnante e parla italiano, il terzo è sceriffo di Ouray.