Candida in Trentino aiuta il marito del lavoro dei campi e si occupa di nove figli. Vivono in una situazione di grande povertà così nel 1952 il marito decide di tentare l’emigrazione verso il Cile. La famiglia si stabilisce a Rinconada, la terra che viene loro assegnata è in gran parte rocciosa e quindi poco produttiva. Con il solo lavoro agricolo non si riesce a mantenere la famiglia. Il marito di Candida vende un capo di bestiame che gli era stato affidato insieme alla terra (e che quindi era di proprietà della Compagnia italo-cilena di colonizzazione agricola) e trascorre quattro giorni in carcere. Nel 1956 Candida decide di ritornare in Trentino perché nonostante il marito cominci ad avere problemi di salute solo due dei figli lo aiutano nei campi. In Italia la famiglia si sposta spesso per esigenze di lavoro e riesce a raggiungere un soddisfacente stato di benessere.