Giovanni Matteo in Trentino lavora come stagionale, si trova quindi disoccupato per parecchi mesi all’anno. A circa vent’anni emigra quindi in Cile assieme alla famiglia, viene loro assegnato un lotto di terra poco produttivo. Giovanni rimane presso la sua parcella fino al 1956 e partecipa alle attività del Comitato formato dai coloni per rivendicare maggiori diritti. Torna in Trentino a causa della malattia della madre. In seguito avrà un’altra esperienza di emigrazione stagionale in Germania.