Pietro da Vermiglio, dove lavora come carpentiere, nel 1952 emigra in Cile con la moglie e alcuni famigliari. Si stabilisce nella colonia di San Ramon con l’intenzione di fare l’agricoltore. Per anni si trasferisce da un terreno ad un altro, fa il contadino ma lavora anche in altri ambiti: nell’edilizia, nella falegnameria e nei trasporti. Dopo anni di sacrifici riesce ad aprire un’impresa commerciale e di trasporti di sua proprietà. Ha cinque figli, rimane vedovo ma si risposa con un’altra immigrata trentina e si stabilisce definitivamente in Cile.