Elsa racconta la propria vita trascorsa lontana dalla sua terra natia. Vive infatti per dieci anni nel Wyoming (Stati Uniti d’America) e di questo periodo alcuni ricordi sono indelebili, come ad esempio la malattia del marito, la silicosi. Più volte parla del marito Angelo, un minatore che spesso nella mina pensa a sfamare gli animali utilizzati dai lavoratori per il trasporto di materiale. Un marito che ha sempre aiutato tutti e che si è guadagnato onestamente quel tanto che basta per ritornare in Trentino e condurre una vita dignitosa. Elsa sottolinea costantemente il concetto di “miseria americana”: lamenta il problema dell’acqua non potabile nella loro abitazione dipingendo una società che si rifiuta di consumare della frutta con qualche imperfezione o di indossare abiti usati. Anita ha invece un ricordo diverso rispetto a quello della madre e infatti parla di abbondanza americana. Al contrario di Elsa, per Anita è stato difficile adattarsi alla vita in Trentino poiché ha dovuto entrare in contatto con un mondo povero, dalla mentalità chiusa e affrontare inoltre episodi di discriminazione.