Giuseppe lascia il Trentino e arriva in Colombia nel 1955. Durante i primi anni cambia diversi lavori finché riesce a sistemarsi in una tenuta agricola molto grande, con coltivazioni e animali. Ne è l’amministratore e nello stesso tempo si dedica alla ricerca dell’oro nelle montagne circostanti che ne sono ricche. Nel corso della sua vita deve affrontare molti pericoli e più volte rischia di morire sia a causa degli animali selvaggi che per la presenza di guerriglieri e paramilitari nella regione. Sposa una donna colombiana e ha tre figli. Giuseppe affronta con grande determinazione ogni ostacolo e nonostante le difficoltà non pensa mai di abbandonare la Colombia. Nutre infatti un amore profondo per il Paese che, nonostante tutto, gli ha dato possibilità che in Trentino non avrebbe avuto.