Augusto Paternoster parte nel 1954 dal porto di Genova su una nave diretta in Australia. Lascia Cagnò perché non c’è lavoro e la zona non offre molte possibilità. Per questo affronta da solo un mese di nave con a bordo quasi mille persone e raggiunge il fratello in Australia. Della partenza ricorda il saluto ai propri cari dal ponte della nave con un fazzoletto. È impegnato per undici anni come carpentiere e impara sul posto di lavoro la lingua inglese. Nonostante i duri ritmi di lavoro, la domenica si ritrova con i compaesani e si dedica alle tradizioni mangiando la polenta. Ragiona infine sul perché l’Europa di quegli anni conta un alto numero di emigrati e si augura che alle generazioni future non tocchi un’esperienza simile a quella che ha vissuto lui.