Luigi Giulio emigra in Cile nel 1952 come aggregato ad un’altra famiglia. Il padre era morto e gli altri fratelli erano emigrati a loro volta in Francia. Luigi Giulio parte sapendo di non voler fare il contadino. Per un certo periodo lavora comunque nella colonia agricola di San Ramon ma appena può si sposta e fa altri lavori. Luigi Giulio è determinato a farsi una posizione e non ha paura di rischiare. Assieme ad altri giovani avvia alcune imprese commerciali finché raggiunge una buona stabilità economica con tre macellerie. Già negli anni ’60 la situazione politica del Cile si fa complicata e incerta. Tra gli immigrati c’è il sospetto che con il governo di Salvador Allende le condizioni per gli stranieri benestanti si sarebbero fatte difficili. Luigi Giulio, a cui i soldi in quel periodo non mancano, compie alcuni viaggi verso il Trentino, per fare visita alla madre anziana e poi per sposarsi. Rientra definitivamente in Trentino con la moglie e le figlie nel 1973.