Luigi Segnana è figlio di una famiglia di origini trentine emigrata in Belgio per lavorare nelle miniere. Durante l’intervista Luigi racconta dell’arrivo del padre in Belgio e del suo ruolo all’interno delle miniere. Consapevole della pesantezza di tale lavoro, Luigi si rifiuta di ereditare il mestiere del padre e intraprende la carriera nel settore della ristorazione. Illustra inoltre come funzionava la gestione delle case della “cité”, il quartiere dei minatori, parlando anche delle feste che venivano organizzate in città, come quella di Santa Barbara, e della pratica per l’ottenimento della cittadinanza belga. Racconta poi dell’incontro con la moglie, figlia di una famiglia belga, con la quale ha avuto due figli che oggi condividono con lui il legame con la terra d’origine.