William racconta l’esperienza migratoria dei nonni, che hanno svolto diversi lavori fino a stabilirsi a Superior, dove il nonno aveva trovato impiego in miniera e la nonna in una biblioteca. William ammette che fra tutti i parenti era legato soprattutto alla nonna, che ricorda come una donna forte e indipendente. Riferisce che il padre gli ha raccontato che la cittadina di Superior era un luogo che accoglieva immigrati di tante nazionalità diverse, ma tutti erano uniti e solidali fra loro. Nonostante non sia membro del Club trentino e non sia mai stato in Italia, William ritiene sia importante avere un legame con la propria eredità culturale.