Per due anni e mezzo Mario vive e lavora in Belgio in una miniera vicino a Tertre. Il discorso è incentrato prevalentemente sulla miniera: dalla descrizione dell’ambiente minerario a quella dei colleghi, provenienti soprattutto dall’Italia meridionale. Mario ricorda con precisione l’organizzazione interna alla miniera e la divisione del lavoro fra i capi e le squadre addette a determinati settori. Descrive il vestiario del minatore e gli strumenti necessari a scendere sotto terra come la maschera, l’elmo e gli scarponi. Nonostante questi accorgimenti, Mario ha alcuni problemi ai polmoni. Accanto a elementi descrittivi relativi ai ritmi di lavoro riporta anche alcuni episodi di cui è stato protagonista; racconta infatti che nell’inverno del 1957 ha spalato la neve in miniera per liberare i binari o, ancora, menziona gli animali che ha visto impiegati nell’attività della miniera. In seguito racconta che nei momenti di svago è solito recarsi in un albergo e giocare a carte.